Da sapere

Quanto stare
I tour operator che propongono il Bhutan offrono viaggi di 15-20 gg. generalmente in abbinamento con un altro Paese (Nepal o Sikkim). Considerate comunque che il normale visto di ingresso nel Paese ha una validità di 15 gg.

Come arrivare
Il modo più comodo e veloce per arrivare in Bhutan è ovviamente l'aereo. Non esistono voli diretti per Paro, unico aeroporto internazionale del Paese, nè dall'Italia nè da nessun altro scalo europeo. Generalmente si fa scalo a Kathmandu (in avvicinamento, splendida vista dell'Himalaya; chiedete di sedervi sul lato sin. dell'aereo), Dacca, Delhi, Calcutta o Bangkok (città di partenza maggiormente servita) e da qui ci si imbarca su un volo della compagnia nazionale bhutanese Druck Air (www.druckair.com.bt) che agisce in regime di monopolio. Durante i mesi di marzo/aprile e settembre/novembre bisogna prenotare con almeno tre mesi di anticipo vista l'esiguità dei posti (72) disponibili in aereo; ricordate però che il biglietto aereo viene emesso solo dopo aver ottenuto l'ok per il visto.. Via terra, il posto di frontiera si trova a Phuentsholing, al confine meridionale con l'India.

Tasse di ingresso e di imbarco
Il visto di ingresso costa 20 dollari. La tassa d'imbarco per uscire dal Paese è di circa 7 dollari. E' stata recentemente introdotta una tassa di 25 dollari al giorno per poter assistere ai festival religiosi.

Cosa vedere e cosa fare
Thimphu, la capitale del Paese, sorge a 2250 m in una bella e boscosa valle e affascina con le facciate decorate dei suoi edifici che le conferiscono un'impronta ancora medievale. Simbolo della città è il Trashi Chhoe Dzong, dominante in posizione elevata su una collina. Da vedere anche il Memorial Chorten che conserva numerosi dipinti e statue sacre; durante il giorno vari pellegrini percorrono il suo perimetro offrendo uno spettacolo con i loro variopinti costumi. Interessante è il mercato del fine settimana. Paro (2300 m) si trova nel Bhutan occidentale dove sorgono i più grandi, vecchi e spettacolari dzongs (monasteri-fortezze) del Paese. La città di Paro è situata nella fertile valle omonima ricca di bellissimi paesaggi naturali, villaggi ed edifici storici. Da vedere, per cercare di penetrare la cultura bhutanese, il locale Museo nazionale. Da Paro una bella escursione porta a Taktasang, monastero arroccato su un dirupo, luogo di pellegrinaggio che tutti i bhutanesi visitano almeno una volta nella vita. Bumthang è il cuore spirituale del Paese e qui si trovano alcuni dei più antichi e rinomati luoghi sacri del buddhismo bhutanese (Choskhor, Jakar Dzong). La bellezza della sua valle è leggendaria. Il Bhutan è uno dei paradisi mondiali del trekking: si possono attraversare in tutta tranquillità vaste aree incontaminate ricche di animali come, ad es., orsi neri himalayani, leopardi, volpi rosse (Valle di Phobjika), tigri, panda rossi, antilopi indiane (Parco nazionale dei Monti Neri) e avvicinarsi nel modo più naturale possibile alla cultura rurale bhutanese.

Dormire
La tariffa giornaliera che il governo bhutanese fa pagare a ogni viaggiatore include l'alloggio per tutta la durata del soggiorno sia che si intenda dormire in hotel sia che si intenda fare trekking e dormire in tenda (E' bene specificare che vige la regola del chi primo arriva meglio alloggia nel senso che, se per ipotesi avete richiesto un hotel di lusso e in questo non c'è più posto, vi viene proposta una sistemazione alternativa che dovete accettare senza poter reclamare). Gli hotel di "lusso" bhutanesi non sono certo paragonabili agli equivalenti occidentali anche se il loro prezzo (150-200 dollari la camera) potrebbe farlo pensare; il servizio è comunque generalmente di buon livello e le camere sono decorate in stile bhutanese con arredi in legno intarsiato a mano. I bagni sono puliti e dotati di acqua calda, almeno in certe ore del giorno. Se si intende invece alloggiare in alberghi più modesti le cifre scendono in maniera impressionante e oscillano tra 1 e 7 dollari la camera per notte.

Mangiare
La tariffa giornaliera che il governo bhutanese fa pagare ad ogni viaggiatore include anche i pasti. Orientativamente, se si intendesse mangiare in un "ristorante" locale i prezzi vanno da 1 a 4 dollari per un pasto economico, ai 10 dollari per un pasto in un ristorante di livello superiore generalmente annesso all'albergo. I ristoranti servono il tradizionale cibo bhutanese (riso, formaggi, verdure fresche, carne) adattato al gusto occidentale con una netta diminuzione delle spezie normalmente usate. Ricordate che molta della carne utilizzata proviene dall'India e che viaggia spesso in camion privi di impianto di refrigerazione: a voi trarre le debite conclusioni.

Posta e telefono
Le poste bhutanesi sono efficienti e potete spedire la vostra posta sia dagli uffici postali che dagli alberghi. Per la posta urgente potete usufruire anche di un servizio di posta celere (EMS). Si possono fare telefonate internazionali da tutti i maggiori hotel anche se sono pochi quelli che hanno il telefono in camera per chiamate dirette. Per telefonare dal Bhutan in Italia bisogna comporre lo 0039 seguito dal numero dell'abbonato.Le tariffe sono elevate e non è possibile telefonare con telefonata a carico del destinatario.Non c'è copertura per i cellulari. Per telefonare dall'Italia in Bhutan il prefisso è lo 00975 seguito dal prefisso del distretto senza lo 0 e dal numero desiderato.

Moneta, carta di credito e cambio
Moneta ufficiale del Bhutan è il ngultrum il cui cambio è parificato a quello della rupia indiana (1 euro=53,24 ngultrun; 1 dollaro= 43,9 ngultrun circa). Il Bhutan ha due banche con filiali nelle maggiori località del Paese (orario 10-13 dal lunedì al venerdì; nella capitale alcuni sportelli per il cambio sono aperti anche sabato e domenica). E' possibile cambiare traveller's cheques sia in banca che nei maggiori hotel mentre l'uso delle carte di credito è limitato e comunque ridotto a quelle più conosciute (American Express). Non ci sono sportelli bancomat. In tutti i settori è possibile utilizzare direttamente la valuta indiana senza bisogno di conversione in moneta locale. Ugualmente accettati, soprattutto per acquisti importanti, i dollari.

Spostarsi
Non esistono voli interni che permettano di spostarsi tra le varie regioni del Bhutan. Non esiste nemmeno una linea ferroviaria e quindi, l'unico modo per muoversi è rappresentato dall'auto o dai propri piedi. Se si è in possesso di un normale visto turistico, il mezzo di trasporto verrà sicuramente fornito dal tour operator sia che si intenda viaggiare con un automezzo sia che si intenda fare trekking (asini, cavalli o yak). E' comunque sempre possibile noleggiare un'auto con autista attraverso un'agenzia di viaggio. Un'altra possibilità è offerta dalla possibilità di spostarsi in bicicletta in quanto il Tourism Authority of Bhutan è interessato a promuovere questo tipo di attività. I collegamenti interni del Bhutan sono difficili a causa del precario stato delle strade che il più delle volte seguono percorsi di alta montagna. I rari autobus pubblici sono scomodi ed affollati.

Sanità
I principali rischi sanitari in Bhutan sono rappresentati dalle malattie trasmesse da cibo ed acqua contaminati; è pertanto buona norma rispettare le più elementari regole igienico-sanitarie: bere solo acqua imbottigliata o preventivamente disinfettata, non mangiare alimenti crudi, sbucciare la frutta e la verdura prima del consumo. L'assistenza medica in Bhutan è praticamente inesistente ed è quindi oltremodo consigliabile stipulate un'assicurazione privata prima della partenza. Per rimpatri medici d'urgenza alcuni numeri telefonici sono indicati nella sezione "Indirizzi utili sanità". L'ospedale di Thimphu non ha livelli sanitari accettabili anche se è senz'altro la struttura migliore del Bhutan. Lungo gli itinerari turistici consentiti dal governo si trova a disposizione del viaggiatore un minimo di assistenza sanitaria (Basic Health Units) ma non certo per casi gravi. Attenzione al mal di montagna in quanto tutti i sentieri da trekking si snodano ad altezze superiori i 3000 m.

Disabili
Non è prevista alcuna facilitazione per le persone disabili.

Sicurezza
Sotto il profilo della sicurezza il Bhutan è un paese tranquillo. Vi sono alcune aree vietate al turismo e per le quali è necessario procurarsi i relativi permessi presso il Ministry of Home Affaire: si tratta in genere di alcuni monasteri buddhisti situati a nord di Thimphu. In alcune aree sud-orientali del Bhutan limitrofe allo stato indiano dell'Assam, la situazione attualmente è un po' complessa per la tendenza delle organizzazioni insurrezionali di quella regione a crearsi centri oltre la frontiera bhutanese. Particolarmente severe sono le pene per coloro che trafficano o consumano sostanze stupefacenti.

Comportamenti
I turisti sono ammessi ai festival ma si raccomanda discrezione nel fare fotografie; è inoltre vietato ai turisti fotografare all'interno dei templi ed entrare in taluni templi e monasteri. Attenetevi alle normali regole di cortesia vigenti in Asia: rispettate religione e monarchia, non scambiatevi effusioni in luoghi pubblici, non indicate con il dito divinità e oggetti religiosi, toglietevi le scarpe prima di entrare in un monastero o in una casa; se sedete a terra inginocchiatevi o incrociate le gambe. Evitate pantaloncini o magliette senza maniche (sia uomini che donne).

Curiosità
Sport nazionale e passione dei bhutanesi è il tiro con l'arco. Le competizioni (le maggiori si tengono durante il Losar, l'anno nuovo bhutanese) sono riservate esclusivamente agli uomini nonostante la storia bellica del Paese conservi il ricordo di eroine molto abili. Le squadre usano sia archi d'importazione sia quelli tradizionali di bambù; il bersaglio, lungo 20 cm e alto 60, è di solito collocato a 150 m di distanza dall'arciere. Durante le gare, sempre molto combattute, si possono vedere i tiratori più esperti che si tengono vicini al bersaglio ed evitano tranquillamente le frecce piegando la testa o il corpo. In tutto il Buthan è in vigore una legge antifumo per cui è vietato fumare ovunque tranne che a casa propria. Nel testo di tale legge risulta che ogni turista può portare con sè una stecca di sigarette per uso personale, con divieto assoluto di venderla. In realtà alla dogana viene fatta pagare al viaggiatore una tassa di 28 dollari per ogni stecca.

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